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L’arte dell’ascolto si impara o è qualcosa di spontaneo?

Ascoltare non è una facoltà naturale di cui tutti noi disponiamo, spesso mentre siamo convinti di ascoltare invece la nostra attenzione è diretta più verso noi stessi e le nostre reazioni nel bisogno di confermare noi stessi e le nostre opinioni e sottovalutiamo la persona che ci parla e il contenuto di ciò che ci viene detto. Infatti c’è una bella differenza tra “sentire” ed “ascoltare”: sentire è più una funzione dell’organo dell’udito, nell’ascoltare diventiamo coscienti dell’atto di sentire, osserviamo con assenza di giudizio, liberi da timori e da atteggiamenti difensivi.

L’ascolto in quanto arte si impara e prevede delle tappe fondamentali per apprendere gli strumenti necessari, è un atto creativo che comporta lo sviluppo di particolari condizioni interiori  per attuare questo processo di crescita, per rendere questa capacità funzionale al nostro benessere personale e spirituale.

Il primo passo da fare è confrontarsi con il silenzio per capirne l’importanza, per creare uno spazio interiore “neutro” libero da ogni pensiero precostituito per osservare le cose obiettivamente, per sviluppare la capacità di attenzione, per prenderci cura delle nostre sensazioni, dei nostri sentimenti, emozioni, pensieri, insomma per conoscersi. Nel silenzio impariamo a calmare la mente per vedere le cose come realmente sono e non come vorremmo che fossero, è un allenamento necessario per rendere il nostro ascolto un’arte che può trasformare la nostra vita e le nostre relazioni con il mondo.

Il passo successivo è l’ascolto di se stessi per conoscersi, per riconoscere chi siamo senza maschere, per creare dentro di noi uno stato di accettazione e disponibilità, per essere autentici, in armonia, per porsi con uno stato di libertà interiore facendo tacere tutti i contenuti della nostra mente. Il vero ascolto presuppone quindi la capacità di conoscere se stessi per poter indirizzare le proprie energie e fare un uso cosciente delle proprie potenzialità percettive, intellettuali, spirituali.

 

questa immagine evoca la bellezza del fiore, inteso come espressione di un percorso di gestazione della bellezza interiore che poi fiorisce

 

Quindi per fare in modo che l’ascolto possa divenire un’arte, il silenzio, la conoscenza di se stessi e quindi l’ascolto di se stessi sono step necessari, fondamentali per creare quel giusto distacco, quel campo neutro che  ci permette di osservare con rispetto, coraggio, amore, empatia, umiltà l’altro diverso da noi.

Uno dei modi più utili per aiutare gli altri è dunque ascoltarli, in modo rispettoso e attento, è mettere l’altra persona nella condizione di poter condividere le sue difficoltà, i suoi disagi e di sentirsi meglio.

L’arte dell’ascolto per noi di Studio Sé è cosa fondamentale, è la base del nostro lavoro ed è per noi sempre emozionante, affascinante dedicare la nostra attenzione,  la nostra disponibilità, la nostra accoglienza a chi ha bisogno di essere ascoltato e aiutato in momenti di difficoltà, nel rispetto della sua essenza più profonda, mettendo la relazione con l’altro prima di ogni possibile eventuale  soluzione.  

Cinzia