OLTRE. Errori a Mano Libera.
Opere di Micol Viansino.
Studio Sé inaugura una nuova stagione dei eventi dedicati all’arte e alla creatività.
Il 5 novembre dalle 19 alle 22:30 ospiteremo un’installazione e una mostra di opere d’arte.
Abbiamo scelto un’artista emergente, Micol Viansino.
Le sue opere, astratte, materiche e cariche di simboli, esprimono un concetto per noi essenziale: l’istinto trasformativo che accende la vita di ognuno di noi.
Il tema della mostra è centrato sul superamento del concetto di errore, come forma creativa e generativa.
Vi invitiamo il 5 novembre dalle 19 alle 22:30 per il vernissage con l’artista, brindisi e bollicine.
Scrive l’artista:
Questa mostra nasce come banco di prova della forza del senso dell’incompletezza.
E’ una raccolta di tele a tecnica mista: cariche, imprecise, materiche.
Per me, dipingere, è andare OLTRE i timori. E’ un errore libero.
E’ un dialogo insoddisfatto finché la tela non mi parla, finché non si sente completa.
Nelle tele lancio la mia incompletezza, le mie imperfezioni, le porto all’estremo, le stravolgo, le plasmo e lascio che loro plasmino me.
Lascio alle mie imperfezioni lo spazio di esistere.
All’improvviso sono lì vere, con una nuova forma, sono andate Oltre.
All’improvviso sono complete, ed io ho meno paura di me.
S. Agostino diceva “si enim fallor, sum”, se sbaglio, esisto: ecco, con il senno del poi, stavo soltanto cercando di dimostrare a me stessa di esistere. E per farlo, ho sbagliato: liberamente.
Studio Sé, studio associato che si occupa di empowerment, è il luogo dove queste imperfezioni, per la prima volta, hanno avuto un senso. Il luogo, dove quelli che credevo fossero i miei sbagli, sono diventati strategicamente, i miei punti di forza.

Chi è Micol Viansino:
Sono Micol Viansino, Set Designer, nata e cresciuta a Milano, romana per adozione.
In me convivono la nevrosi creativa tipica della realtà medeghina, e il caos autoritario capitolino.
Sono una classicista, con una formazione universitaria in scenografia teatrale all’Accademia delle Belle Arti di Brera, pittrice che si è calata nel mondo del visual merchandising per il fashion, dell’home staging e della sceneggiatura.
Credo nella forza della multipotenzialità e nel rigore anche di fronte ad un’emozione, e questo mi ha portata ad ampliare i miei orizzonti verso il mondo dei social media e delle certificazioni per l’esercizio di attività produttive.
E’ una formazione fluida che si muove tra creatività e burocrazia, ma con un unico obiettivo: lavorare per il pubblico.
Ho lavorato come scenografa, bozzettista, visual merchandiser e ho avuto anche occasione di gestire o co-gestire attività di supervisione di laboratori creativi.
In questi anni mi sono interessata allo studio degli ambiti di “divergenza di pensiero” e sono arrivata alla conclusione che ognuno di noi ha un teatro mentale e che esso stesso è divergente.
Nel corso della nostra vita, creiamo nella nostra mente delle scene, situazioni in cui è presente solo un fluire incessante di immagini e sensazioni.
Il mio lavoro consiste nel trovare la chiave di lettura di questo fluire e renderlo oggettivamente riconoscibile al pubblico, tangibile.
La mia vocazione?
E’ forse la domanda più complessa, ma potrei riassumerla con una frase: leggere gli altri.
La mia professione mi permette di leggere “il mondo” degli altri e quindi di riscriverlo trovando soluzioni nuove, mandando un messaggio preciso: l’altro lato della medaglia esiste, e con quello ci si salva la vita.
Aiuto il prossimo, mettendo a disposizione la mia esperienza professionale di set designer, attraverso un processo creativo.
L’obiettivo?
Sviluppare contenuti che diano la spinta per Ri-Crearsi, creando scenografie ad hoc per la persona che siano specchio del suo “teatro mentale”.
Scrittura, materiali e colori sono il mio mezzo di produzione, il pensiero divergente la base di ogni mia scelta.